Dal 1° gennaio 2024, una nuova fase di sviluppo economico prende avvio nelle regioni del Mezzogiorno, grazie all’entrata in vigore del Decreto Sud n. 124 del 19 settembre 2023, recentemente convertito in legge.
Le fondamenta della ZES unica
La principale innovazione introdotta dalla Legge è la creazione della Zona Economica Speciale (“ZES unica”) per il Mezzogiorno, che comprende le regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna creando così un’area geografica delimitata all’interno del territorio nazionale che offre condizioni speciali per le attività economiche e imprenditoriali, promuovendo gli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica
Le opportunità fiscali per le imprese che investono nella ZES unica sono diverse. Secondo quanto stabilito dall’Articolo 16, in vigore fino al 2026, le imprese che acquisiscono beni strumentali per strutture produttive nelle regioni assistite possono beneficiare di un credito d’imposta.
Le nuove aliquote per grandi, medie e piccole imprese variano in base alle dimensioni dell’impresa e alla regione d’investimento:
- Grandi Imprese:
- Abruzzo: 15%
- Molise, Basilicata, Sardegna: 30%
- Campania, Puglia, Calabria, Sicilia: 40%
Le medie imprese vedono un aumento del 10%, mentre per le piccole imprese è previsto un incremento del 20% arrivando dunque ad un’agevolazione del 60%.
Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione, senza applicare il limite annuale di 250.000 euro.
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, così come definito dall’art.2, punti 49, 50 e 51 del Regolamento (UE) n. 651/2014, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio; vi rientra altresì l’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti, premesso che il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Fermo restando il limite complessivo di spesa, il credito d’imposta riconosciuto, per l’anno 2024, è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni e tale costo non comprende le spese di manutenzione.
Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.
Condizioni e settori esclusi
Alcuni settori e situazioni sono esclusi dall’agevolazione, come ad esempio imprese in liquidazione e settori specifici come l’industria siderurgica, carbonifera, trasporti e finanziario. Il credito d’imposta è legato agli investimenti immobiliari e all’acquisto di beni strumentali, con alcune restrizioni sul valore dei terreni e degli immobili e sui limiti di investimento.
Rideterminazione del credito d’imposta
Il credito d’imposta è soggetto a rideterminazione se i beni oggetto dell’agevolazione non vengono utilizzati entro un certo periodo o se vengono dismessi o destinati a fini diversi. Le imprese devono mantenere l’attività nell’area dell’investimento per almeno cinque anni dopo il completamento dello stesso per mantenere i benefici.
Le imprese e la ZES Unica: le novità
Per le imprese interessate ad avviare nuove attività economiche o a insediare industrie, produzioni e logistica nella ZES unica, è necessario presentare un’istanza tramite lo sportello unico digitale, il S.U.D ZES, integrato nella piattaforma https://www.impresainungiorno.gov.it/. Le imprese dovranno fornire la documentazione richiesta insieme all’istanza, conforme alle normative di settore. Ciò consentirà alle autorità competenti di condurre un’istruttoria completa al fine di rilasciare tutte le autorizzazioni necessarie, come intese, concessioni, licenze e pareri, garantendo la conformità al progetto proposto.
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Cover Trends in Extinction from Climate Change | by Alisa Singer – www.environmentalgraphiti.org – © 2018