Il concetto di “doppia materialità” è stato formalmente proposto per la prima volta dall’europeo
Commissione (Commissione europea, 2019) in Linee guida sulla segnalazione di carattere non finanziario e incoraggia le aziende a giudicare la materialità da due prospettiv:
1) “la misura necessaria per comprendere l’evoluzione dell’impresa,
performance e posizione” e “nel senso ampio di incidere sul valore dell’azienda”;
2) impatto ambientale e sociale delle attività dell’azienda su una vasta gamma di
parti interessate. Il concetto implica anche la necessità di valutare l’interconnettività dei due benefici.
Tra le più autorevoli definizioni della doppia materialità, si citano:
1. GRI, ha rivisto la sua definizione di materialità in una bozza di esposizione (GRI, 2020, p.8) in: “l’organizzazione dà la priorità alla rendicontazione su quegli argomenti che riflettono i suoi impatti più significativi
sull’economia, sull’ambiente e sulle persone, compresi gli impatti sui diritti umani”.
2. EFRAG, gruppo consultivo europeo sull’informativa finanziaria, definisce la doppia materialità
dal punto di vista sia della “rilevanza finanziaria” che della “rilevanza dell’impatto”, dove l’impatto
materialità implica (EFRAG, 2021, p8): “Identificare le questioni di sostenibilità che sono
materiale in termini di impatti delle operazioni proprie dell’entità che redige il bilancio e dei suoi valori
catena (materialità dell’impatto), in base a: (i) la gravità (entità, portata e rimediabilità)
e, se del caso, la probabilità di effetti negativi effettivi e potenziali sulle persone
e l’ambiente; (ii) l’entità, la portata e la probabilità di impatti positivi effettivi su
le persone e l’ambiente connesse con le operazioni e le catene del valore delle imprese;
(iii) l’urgenza derivata da obiettivi di ordine pubblico sociale o ambientale e planetario
confini.”
3. SDGD, Goal Disclosure, si definiscono materiali le informazioni sullo sviluppo sostenibile “qualsiasi informazione ragionevolmente capace di
fare la differenza per le conclusioni tratte da: parti interessate in merito al positivo
e gli impatti negativi dell’organizzazione sul raggiungimento globale degli SDG, e;
finanziamenti riguardanti la capacità dell’organizzazione di creare valore a lungo termine
per l’organizzazione e la società”.
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