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Impatto sul mercato europeo dell’equity crowdfunding del nuovo regolamento ECSP

Il nuovo regolamento[i] ECSP (Regulation on European Crowdfunding Service Providers) “Regolamento ECSP”, operativo dal 10 novembre 2021 ha rivoluzionato il mondo del crowdfunding.

L’armonizzazione delle attuali normative degli Stati membri dell’Unione Europea prevede, infatti, l’introduzione di importanti novità per tutti i players del settore: gestori delle piattaforme, investitori, beneficiari dei fondi.

L’ambito di applicazione del Regolamento riguarda l’equity crowdfunding e il social lending, restano esclusi i prestiti peer-to-peer ai privati, per i quali restano in vigore le regolamentazioni nazionali.

Nei prossimi anni, il regolamento ECSP garantirà che il Crowdfunding divenga una componente non più secondaria e specialistica nel mercato dei capitali dell’Unione europea, rafforzando la collaborazione tra le autorità pubbliche e le piattaforme di crowdfunding per i modelli di match-funding.

Le piattaforme di crowdfunding consentiranno altresì di impiegare anche Fondi strutturali europei.

Il passaporto europeo

Il Regolamento ECSP introducendo un framework comune a tutti i paesi europei, crea un mercato unico del crowdfunding, armonizzando il sistema autorizzativo ed il quadro normativo per gli operatori specializzati. Quadro normativo valido sia per l’equity crowdfunding, caratterizzato da investimenti in denaro a fronte della partecipazione societaria mediante l’acquisizione di azioni o quote, sia per il social lending in cui l’utente concede prestiti finalizzati a specifici progetti.

I gestori di piattaforme di crowdfunding saranno dotati di un “passaporto” che autorizzerà ad operare in tutti gli Stati membri, allo stesso modo, le imprese avranno la possibilità di raccogliere fondi in tutti i paesi dell’Unione Europea.

Il Regolamento ECSP dispone per tutti i fornitori europei di servizi di crowdfunding, per quanto riguarda la raccolta di capitali e l’emissione obbligazionaria, il limite di 5 milioni di Euro su base annua per ciascun richiedente – attualmente il limite è 8 Mio-, estendendo la raccolta di capitali anche a imprese diverse dalle PMI.

Il Regolamento ECSP non disciplina le piattaforme di lending-crowdfunding che intermediano crediti (Invoice trading) o finanziamenti (peer-to-peer lending) che seguiranno le normative nazionali.

Andamento del crowdfunding in Italia e in Europa

Secondo l’ultimo report elaborato dal Politecnico di Milano[ii], nel corso dell’ultimo anno il crowdinvesting in Italia ha raccolto oltre 500 milioni di euro consacrando il ruolo dell’equity e del lending crowdfunding come strumento alternativo di raccolta di liquidità.

Le piattaforme di Equity crowdfunding includono non solo strumenti di capitale ma, a seguito della modifica del regolamento Consob, anche forme di “quasi equity” quali le emissioni obbligazionarie, ipotesi che ha riscontrato un discreto successo segnando una raccolta di 22 Mio sui 150 complessivi.

Per quanto riguarda il confronto con i player europei, spiccano gli operatori francesi e tedeschi i quali nel 2020 hanno raggiunto un valore di raccolta pari rispettivamente a 1,02 e 1,26 miliardi[iii], segnando performance pari a oltre due volte quelle italiane, pur esistendo in Italia una regolamentazione molto evoluta ed apprezzata sin dal 2013[iv].

Nuovi scenari nel mercato europeo del crowdfunding

La situazione competitiva, riferita al solo mercato europeo, raffigurata in precedenza, induce ad una riflessione sullo scenario competitivo del crowdinvesting che l’entrata a regime del nuovo regolamento potrà generare.

E’ agevolmente prevedibile, infatti, che le piattaforme francesi e tedesche con i volumi transati, il numero di operazioni chiuse e la leva professionale generata con gli operatori che hanno favorito l’accesso al capitale di rischio , si affacceranno al mercato italiano trovando una lieve barriera all’ingresso costituita dalle poche piattaforme che attualmente costituiscono oltre il 90% dell’offerta ed una enorme domanda di capitali in fase di cristallizzazione.

La propensione agli impieghi in capitale di rischio sottoscritti mediante piattaforme specializzate e il differenziale dei rendimenti ottenibili mediante l’accesso ad un mercato più ampio e competitivo, porterà con sé, come effetto correlato, l’innalzamento della qualità delle proposte che andranno strutturate in modo da intercettare la nuova offerta di capitali.

Russiello & Partners, al fine di anticipare le prossime dinamiche che impatteranno sul mercato dell’equity e lending crowdfunding, ha creato una task permanente di monitoraggio delle piattaforme europee e di proposte, in linea con i nuovi standard europei ponendo in essere una modalità di supporto finalizzata sia a rendere la domanda di capitali attrattiva agli investitori internazionali, sia a creare le condizioni per facilitare l’offerta di impieghi da parte operatori stranieri.


[i] UE n.2020/1503 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/?uri=CELEX%3A32020R1503

[ii] https://www.osservatoriefi.it/efi/wp-content/uploads/2021/08/reportcrowd2021-1.pdf

[iii] Fonte report 2021 di CrowdfundingHub

[iv] Regolamento Consob del 26 giugno 2013




Laureato in Economia Aziendale, ha maturato una prolungata esperienza nella creazione e valutazione di start up, nel fundraising. E’ specializzato in business plan, calcolo del rating e analisi finanziaria, ha realizzato diverse operazioni di finanza agevolata, finanza strutturata e fintech.


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